Giulia Monaldi

Jeeley

The ball in the fog

SPIEGAZIONE DELL’OPERA

La routine di ogni giorno ci porta a incanalare la nostra visione della “realtà” in unica strada. Ed entriamo senza accorgercene in una nebbia sottile nella quale vediamo solo quello che è illuminato, solo quello che è più facile da vedere.
Secondo me, siamo arrivato a confondere la potenzialità della fantasia, o il sognare ad occhi aperti solo con la possibilità di vivere un illusione per manipolare la realtà che non ci soddisfa.
Ma perché non proviamo a ribaltare già quello che vediamo con occhi diversi?
In “la storia infinita”, Gmork parla di come la gente alienata dalla monotonia è incastrata nel nulla, nella nebbia, e ha rinunciato a sperare, dimenticando i propri sogni, dimenticando l’importanza nel credere in qualcosa. Quel qualcosa che ci porta a vivere la vita, al pieno delle nostre potenzialità, che ci porta sempre a vedere quello che ci circonda con occhi nuovi.
Noi siamo come quel pallino, talvolta incastrati, annebbiati dalla rigidità attorno a noi, e la nostra vita è divisa in 2 visioni: o rimaniamo nella nebbia, e continuiamo a vedere la semplicità e la convenienza di quello che abbiamo o ribaltiamo la situazione e guardiamo in alto, perché potremmo vedere le stesse cose ma con una luce diversa.

PRESENTAZIONE DELL’ARTISTA

GIULIA MONALDI 

Mi chiamo Giulia, ho 27 anni e mi piace colorare la vita in RGB. Dopo studi completamente diversi dal mio ambito, ho capito quale lavoro poteva farmi divertire, stressare ma allo stesso tempo esserne orgogliosa, il mondo del graphic design. Mi piace fotografare, non mi sento una professionista nella tecnica, ma la cosa che mi porta a scattare una foto, è catturare un dettaglio del complesso, che per me è la sintesi di quello che io ho visto in quel momento.
Lo stesso motivo per il quale, faccio collage fotografici. Non scrivo mai un titolo, perché vorrei lasciare libera interpretazione e vorrei che la persona, che lo guardi possa darle un significato suo.
Infine, mi piace fare grafica, mi piace dare ordine al caos, e mi piace trovare sempre un perché.