I vincitori
Digital Art Contest
Digital Art Contest
MARTINA GUGLIELMINO
Siamo sempre perennemente in ritardo, secondo “loro”. Dobbiamo sbrigarci a ricoprire il ruolo che le convenzioni sociali ci impongono rispettando le “scadenze”. Siamo come imprigionati in un’ enorme clessidra dove la sabbia che ci scorre addosso rappresenta i doveri e i giudizi che pesano come macigni. Se rimaniamo in silenzio per qualche istante, il battito del nostro cuore inizia a somigliare sempre più ai ticchettii dell’orologio. Gli stessi che la notte non ci fanno dormire, ci mettono ansia, ci innervosiscono…
Se non reagiamo, quella sabbia rischia di soffocarci. La vita non è una lista da spuntare prima degli altri. Liberiamoci da quella maschera di torpore grigio che ci viene imposta e lasciamo che Mercuzio, come un fiume impetuoso, esca dai suoi argini e travolga interamente la nostra vita liberandola e facendoci essere semplicemente noi stessi, ognuno con i propri sogni e col proprio tempo.
ELONORA IACOVELLI
So dramatic!
Tranquilli. Mercuzio non è morto, sta fingendo, ma è un tipo così drammatico. La spada di Tebaldo in realtà la tiene stretta tra il braccio e il petto. Il mio Mercuzio non può morire, al massimo esegue un dip (voguing) degno delle migliori ballroom scene.
EX AEQUO
FABIANA BELMONTE
Quest’opera è ispirata a una canzone dei Pearl Jam a cui sono molto affezionata, intitolata “Come Back”. Sia la canzone che la mia opera trattano della necessità di credere che coloro che amiamo, e che sono andati via per sempre, possano avere un passaggio tra due mondi per tornare a stare con noi, come spesso accade nei sogni, talvolta così vividi da farci dubitare che i nostri cari siano veramente andati via per sempre.
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